Home DestinazioniEuropaUngheriaAlla scoperta del Villaggio Galleggiante Bokodi e del lago che non ghiaccia mai in Ungheria

Alla scoperta del Villaggio Galleggiante Bokodi e del lago che non ghiaccia mai in Ungheria

di Paola
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Avevo scoperto l’esistenza del Villaggio Galleggiante Bokodi online mentre organizzavo il mio viaggio on the road in Ungheria. Situato vicino all’ex città mineraria di Oroszlány, era proprio lungo la strada tra una tappa e l’altra, quindi non potevo non includerlo nel nostro itinerario. Il Lago Bokodi, nato come bacino di raffreddamento per una centrale a carbone, durante il periodo sovietico, divenne conosciuto come paradiso per la pesca grazie alle sue acque che non gelavano mai. Oggi deve invece la sua popolarità alle case e passerelle di legno sull’acqua, uniche in tutta l’Ungheria. In questo articolo puoi scoprire la sua storia e cosa vedere oggi.

Cos’è il Villaggio Galleggiante sul lago artificiale Bokodi in Ungheria

Il nome ungherese Bokodi-hűtőtó significa letteralmente “Lago di raffreddamento di Bokodi”. Questo lago artificiale, che si trova vicino a Oroszlány, fu creato nel 1961 quando la centrale elettrica Vértes sbarrò il fiume Által per formare un bacino di acqua destinato al raffreddamento degli impianti a carbone. Anche se completamente artificiale, il Lago Bokodi oggi appare sorprendentemente naturale, con casette di legno lungo la costa che sembrano galleggiare sulla superficie.

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Per molti anni il Lago Bokodi non è mai ghiacciato, nemmeno durante i rigidi inverni ungheresi, grazie alla continua circolazione di acqua calda proveniente dalla centrale. Questo fenomeno rese possibile la pesca durante tutto l’anno, trasformando l’area in un vero e proprio paradiso per i pescatori.

I pescatori locali e i lavoratori della centrale costruirono piccole case di legno su palafitte, collegate tra loro da passerelle di assi. Col tempo nacque così un paesaggio unico nel suo genere. Online ho letto che la zona è stata soprannominata la Bora Bora ungherese, ma il paragone riguarda solo le casette sull’acqua, non certo il lusso.

Oggi, anche se la centrale a carbone ha chiuso da tempo, le case galleggianti sono ancora lì, allineate lungo il lago. Non è più affollato come un tempo, ma il Villaggio Galleggiante Bokodi resta una testimonianza affascinante di un capitolo unico della storia industriale e culturale dell’Ungheria.

Vista satellitare su Google Maps del Villaggio Galleggiante Bokodi in Ungheria
Vista satellitare su Google Maps del Villaggio Galleggiante Bokodi in Ungheria

Lago Bokodi: da bacino industriale a paradiso dei pescatori

Il Lago Bokodi fu creato nei primi anni Sessanta, quando la centrale elettrica Vértes Power Plant Ltd (in ungherese Vértesi Erőmű Zrt) sbarrò il fiume Által per fornire acqua di raffreddamento alla centrale termica a carbone di Oroszlány.

I prati circostanti si riempirono lentamente d’acqua, formando un nuovo lago artificiale. La centrale fu completata l’anno successivo, nel 1961, e il lago divenne presto una parte fondamentale del suo funzionamento.

Il sistema aveva una duplice funzione: serviva sia come bacino di raffreddamento sia come serbatoio d’acqua. L’acqua calda utilizzata nei condensatori della centrale veniva rilasciata nel lago, dove si raffreddava naturalmente attraverso l’evaporazione e la miscelazione con l’acqua esistente.

Grazie a questo processo industriale, il lago mantenne una temperatura mite e costante. La circolazione continua dell’acqua calda impediva che ghiacciasse durante l’inverno, permettendo ai pesci di prosperare tutto l’anno e dando vita a una vivace comunità di pescatori.

Ad eccezione dell’area vicino alla diga settentrionale e alla centrale, gran parte della riva venne presto costellata di piccole case di legno costruite su palafitte e collegate alla terraferma da lunghe passerelle di assi. I lavoratori e gli abitanti della zona iniziarono a costruire semplici capanne dove trascorrere i fine settimana, trasformando gradualmente l’area in quello che oggi è conosciuto come il Villaggio Galleggiante Bokodi.

Questa forma di ingegno nacque durante il periodo comunista, quando gli ungheresi non potevano viaggiare all’estero e trovavano modi creativi per rilassarsi e trascorrere il tempo libero vicino a casa.

Quando la centrale Vértes cessò le sue attività nel 2015, la temperatura dell’acqua tornò alla normalità e la pesca diminuì. Tuttavia, il paesaggio unico del Lago Bokodi è rimasto intatto, come tranquilla testimonianza di come industria e natura possano convivere e creare qualcosa di sorprendente.

Villaggio Galleggiante sul lago Bokodi in Ungheria
Villaggio Galleggiante sul lago Bokodi in Ungheria

Il Villaggio Galleggiante Bokodi oggi: cosa vedere sul lago che non ghiaccia mai

Il Villaggio Galleggiante Bokodi è una delle attrazioni più fotografate nei dintorni di Oroszlány e l’unico villaggio galleggiante di tutta l’Ungheria. Le sue casette di legno su palafitte, sospese sulla superficie calma del lago, creano un paesaggio davvero pittoresco che attira fotografi e viaggiatori in cerca di luoghi insoliti e fuori dai percorsi più battuti.

Anche se la centrale elettrica ha cessato le attività nel 2015 e la temperatura dell’acqua è tornata alla normalità, le casette di legno sono rimaste, conservando un’atmosfera tranquilla e nostalgica.

Le abitazioni sono di proprietà privata e vengono ancora utilizzate dalle famiglie locali, quindi l’accesso alle passerelle è limitato. La maggior parte dei pontili è chiusa da cancelli con cartelli di divieto d’ingresso, per cui non è possibile esplorare il villaggio da vicino.

Puoi comunque fermarti agli ingressi delle piccole stradine che portano al lago, scattare qualche foto da una distanza rispettosa e ammirare il riflesso colorato delle case sull’acqua. Oltre al panorama suggestivo, non c’è molto altro da vedere. Tuttavia, vale la pena fare una breve sosta per scoprire un frammento del passato industriale e rurale dell’Ungheria.

Se vuoi approfondire la storia della zona, il vicino Museo Minerario di Oroszlány è il posto giusto: racconta la tradizione mineraria della regione e la vita delle persone che qui lavoravano.

Cartello poco amichevole che indica "area privata, ingresso solo per persone autorizzate", al Villaggio Galleggiante Bokodi, Ungheria
Cartello poco amichevole che indica “area privata, ingresso solo per persone autorizzate”, al Villaggio Galleggiante Bokodi, Ungheria

Visitare il Villaggio Galleggiante Bokodi: quando vale la pena fermarsi

A dire la verità, il Lago Bokodi non merita una gita di un giorno. Noi ci siamo fermati mentre viaggiavamo da Oroszlány verso il Lago Balaton. Visitare questo famoso villaggio galleggiante lungo il percorso mi era sembrata una buona idea, ma è più una tappa di passaggio che una meta vera e propria.

Raggiungerlo non è semplicissimo. Google Maps ti porta più o meno nel punto giusto se cerchi “Bokodi floating village”, ma gli ultimi chilometri sono su strade sterrate che costeggiano il lago. Puoi lasciare l’auto dove finiscono le strade asfaltate e proseguire a piedi fino alla riva, da cui si vedono le casette galleggianti a pochi passi di distanza.

Qualche anno fa il Lago Bokodi era diventato una piccola celebrità online, con foto virali sui social e perfino un servizio su National Geographic. Oggi però l’atmosfera è molto più tranquilla e il luogo non è più così frequentato.

La caffetteria con terrazza di cui avevamo letto online apparentemente non esiste più. Il GPS ci ha portato sì al Villaggio Galleggiante, ma lungo sentieri di terra e tratti fangosi, senza alcuna traccia di strutture turistiche.

Tecnicamente la riva appartiene ancora all’ex centrale elettrica, quindi è possibile camminare liberamente lungo la sponda, ma nella pratica l’area è quasi tutta privata. Tutte le passerelle sono chiuse con cartelli di divieto d’ingresso, quindi puoi solo ammirare il villaggio galleggiante dalla riva.

A parte scattare qualche foto, non c’è molto altro da fare. Secondo me il Lago Bokodi non vale una deviazione o un viaggio in treno da Budapest, ma se ti trovi già nei dintorni può essere una tappa curiosa e insolita, un breve sguardo a come la popolazione locale ha riconquistato un luogo industriale.

Villaggio Galleggiante sul lago Bokodi in Ungheria
Villaggio Galleggiante sul lago Bokodi in Ungheria

Come raggiungere il Lago Bokodi da Budapest e scoprire il Villaggio Galleggiante

Il Lago Bokodi si trova a circa 80 chilometri a ovest di Budapest, tra i villaggi di Bokod e Oroszlány. Il modo più semplice per raggiungerlo è in auto, prendendo l’autostrada M1 in direzione Győr e poi seguendo le strade locali verso Oroszlány. Il viaggio dura circa 90 minuti dalla capitale.

Quando arrivi nella zona, noterai che le strade di accesso non sono asfaltate e sono in cattive condizioni, soprattutto vicino alla riva del lago. Ti conviene parcheggiare dove vedi altre auto e proseguire a piedi per l’ultimo tratto.

Non ci sono collegamenti diretti con i mezzi pubblici da Budapest e anche gli autobus regionali fermano piuttosto lontano dal lago. Per questo motivo l’auto rimane l’opzione più comoda per visitare il Lago Bokodi come tappa di mezza giornata o breve sosta durante un viaggio.

Bokodi-tó Horgászstégek
(Villaggio Galleggiante Bokodi)
Erőműi tópart, 2840 Oroszlány

Villaggio Galleggiante Bokodi: una tappa curiosa fuori dalle destinazioni turistiche in Ungheria

Il Lago Bokodi offre uno sguardo interessante sul passato industriale dell’Ungheria ed è un perfetto esempio di come la natura e la creatività possano trasformare anche i luoghi più inaspettati. Non è una meta imperdibile, ma rappresenta comunque una tappa curiosa in Ungheria occidentale. Scrivimi nei commenti se hai già visitato il Lago Bokodi o se hai scoperto altri luoghi insoliti e poco conosciuti in Ungheria.

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