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Cosa vedere al Parco della Storia Militare di Pivka, il museo più importante della Slovenia

di Paola
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La visita al Parco della Storia Militare di Pivka è stata una delle più belle del nostro viaggio in Slovenia. Partiti con l’idea di vedere carri armati e aerei, ci siamo ritrovati a vivere un’esperienza sorprendente: dal funzionamento della macchina crittografica Enigma alle vicende della dissoluzione della Jugoslavia. Io e mio figlio siamo rimasti particolarmente colpiti dalla visita al sottomarino, pronto ad attaccare l’Italia durante la Guerra Fredda. Continua a leggere per scoprire tutti i segreti di questo museo unico.

Perché visitare il Parco della Storia Militare di Pivka

Il Parco della Storia Militare di Pivka è uno di quei luoghi che vale la pena raggiungere apposta in viaggio. Non si trova infatti vicinissimo alle attrazioni più conosciute della Slovenia, come le Grotte di Postumia o la capitale Lubiana, ma custodisce un patrimonio unico che merita di essere scoperto. È il museo più grande del Paese e ti permette di fare un vero e proprio viaggio nel tempo, tra carri armati, mezzi blindati, aerei e perfino un sottomarino.

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La particolarità di questo museo è che racconta una storia recente, che ha avuto un impatto diretto sulle nostre vite. Per chi, come me, è cresciuto negli anni ’80 e ’90, la Jugoslavia non è un capitolo lontano dei libri di storia, ma un ricordo ancora vivido di tensioni al confine, cambiamenti geopolitici e nuove repubbliche che nascevano accanto a noi.

Per mio figlio è stato molto curioso scoprire come uno Stato, un tempo unito, potesse dividersi in più repubbliche indipendenti. Ancora di più lo ha colpito trovarsi davanti a tantissimi carri armati, camion militari e mezzi corazzati: un vero paradiso per chi ama questo genere di macchine, anche se noi restiamo pacifisti convinti. È stato interessante poter osservare così da vicino strumenti che di solito si vedono solo nei film o nei documentari, e viverli come parte di un racconto storico e culturale.

Paola Bertoni di fronte a un carro armato al Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia
Me di fronte a un carro armato al Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia

La storia della Slovenia: dall’ex Jugoslavia alla guerra d’indipendenza

Per capire appieno il significato del Parco della Storia Militare di Pivka, bisogna fare un passo indietro e guardare alla storia recente della Slovenia. Fino al 1991, infatti, il Paese faceva parte della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, uno Stato nato dopo la seconda guerra mondiale e guidato per decenni dal maresciallo Tito.

La Jugoslavia era uno Stato federale che teneva insieme popoli molto diversi tra loro: sloveni, croati e serbi, ma anche bosniaci musulmani, montenegrini, macedoni e albanesi. Una convivenza di lingue, culture e religioni, cattolici, ortodossi e musulmani, che con il tempo ha reso sempre più fragile l’equilibrio della federazione.

L’esercito jugoslavo, ben organizzato e dotato di grandi mezzi militari, aveva proprio l’obiettivo di mantenere unita la federazione e difenderne i confini. Dopo la morte di Tito, però, le spinte indipendentiste cominciarono a farsi sempre più forti.

In Slovenia culminarono con la guerra dei dieci giorni del giugno 1991, un breve ma intenso conflitto che sancì la nascita delle Forze Armate Slovene e l’uscita definitiva dal controllo jugoslavo. È una pagina di storia vicina a noi, che ha avuto ripercussioni anche in Italia, soprattutto nelle regioni di confine.

Il museo racconta questi passaggi con un taglio divulgativo e accessibile, arricchito da reperti e pannelli esplicativi. All’interno delle sale si ripercorre la formazione dell’esercito jugoslavo e la sua trasformazione dopo l’indipendenza slovena, mentre all’esterno del parco scopri che anche Pivka ha vissuto diverse trasformazioni.

Questa cittadina, infatti, fino al 1943 era sotto l’amministrazione italiana e ospitava una base militare con numerose baracche. Oggi quegli stessi edifici sono stati riconvertiti in spazi espositivi, trasformando un luogo di confine e di tensioni in un centro culturale e di memoria storica.

Camion militare nel Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia
Camion militare nel Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia

Parco della Storia Militare di Pivka: da base militare a museo

Il Parco della Storia Militare di Pivka nasce in un luogo che per decenni ha avuto un ruolo strategico di primo piano. La valle di Pivka, collegata a quella del fiume Reka, è stata fin dall’antichità un’area cruciale per i trasporti e il controllo militare. Nel 1857 la sua importanza crebbe con la costruzione della ferrovia Vienna–Trieste, a cui si aggiunse nel 1873 la linea Šempeter–Rijeka, che rese questo territorio ancora più strategico.

Dopo la Prima guerra mondiale e il crollo dell’Impero austro-ungarico, l’area passò sotto il Regno d’Italia, che negli anni Trenta iniziò a fortificare i confini con la Jugoslavia. In quel periodo furono costruite le grandi caserme di Hrastje, vicino a San Pietro del Carso (oggi Pivka), conosciute come caserme Principe di Piemonte. La struttura divenne sede della Guardia alla frontiera con quartier generale a Trieste e, nel 1941, ospitò anche il primo museo militare specializzato del territorio, voluto da Diego de Henriquez.

Nei decenni successivi, l’esercito jugoslavo utilizzò le caserme per addestramenti ed esercitazioni, comprese manovre con le forze speciali ed elicotteri. Dopo l’indipendenza della Slovenia, però, gli edifici vennero progressivamente abbandonati e lasciati al degrado.

A noi è piaciuto molto scoprire questo pezzo di storia che non conoscevamo, ma soprattutto vedere come il sito non sia stato lasciato cadere nell’oblio. Invece di cancellare il passato, la comunità ha scelto di ristrutturare le caserme dopo decenni di abbandono, trasformandole in un museo a cielo aperto che racconta la storia anche alle nuove generazioni.

L’obiettivo del Parco non è solo mostrare carri armati, aerei o sottomarini, ma offrire un luogo in cui riflettere sul significato della guerra e sulle trasformazioni che hanno segnato questa regione di confine.

Carro armato di fronte agli ex edifici militari al Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia
Carro armato di fronte agli ex edifici militari al Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia

Cosa vedere al Parco della Storia Militare di Pivka

La visita al Parco della Storia Militare di Pivka comincia dall’ex edificio di comando della base, chiamato Komanda. All’interno trovi una sala multimediale, le prime collezioni permanenti, una piccola caffetteria e un negozio ben fornito di souvenir a tema militare.

Da qui inizia un percorso molto più ampio, che si sviluppa attraverso edifici militari dismessi riconvertiti in spazi espositivi. Ogni sala custodisce sorprese diverse, con carri armati e veicoli blindati della seconda guerra mondiale, aerei e pezzi di artiglieria che raccontano l’evoluzione della tecnologia militare.

Il complesso non mostra soltanto macchine da guerra: ogni sezione riporta alla memoria episodi storici che hanno segnato la Slovenia e l’Europa, come la nascita della Repubblica Slovena indipendente nel 1991. I pannelli e le ricostruzioni guidano i visitatori tra eventi e protagonisti, rendendo la storia comprensibile anche ai più giovani.

Tra le esposizioni più originali spicca la sala dedicata alla macchina Enigma, unico spazio in Europa interamente focalizzato sulla crittografia che per me da solo vale il viaggio. Qui puoi scoprire i segreti del codice che cambiò le sorti della guerra e cimentarti nella decifrazione di messaggi. I bambini possono provare a decifrare messaggi in codice con una versione semplificata di Enigma e con il codice Morse, trasformando un tema complesso in un’esperienza interattiva e coinvolgente.

Il percorso riserva altre attrazioni imperdibili: all’esterno puoi vedere una locomotiva a vapore e una motovedetta, oltre a un sottomarino e a decine di mezzi pesanti custoditi nei capannoni. Storia, tecnologia e curiosità si intrecciano in un museo che riesce ad affascinare adulti e bambini.

Carri armati all'interno del Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia
Carri armati all’interno del Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia

Enigma: il codice segreto che ha cambiato la guerra

Una delle sezioni più interessanti del Parco della Storia Militare di Pivka è quella dedicata a Enigma, la macchina crittografica che i tedeschi usarono per cifrare i messaggi durante la seconda guerra mondiale. All’apparenza una comune macchina da scrivere, in realtà custodiva un ingegnoso sistema di rotori che rendeva i messaggi praticamente indecifrabili.

Nel museo puoi vedere una vera Enigma M4 recuperata dal relitto del cacciamine R 15, affondato nell’Adriatico nel 1945. Si tratta di un pezzo unico perché le macchine Enigma venivano fatte esplodere intenzionalmente dai soldati tedeschi per non cadere nelle mani del nemico. Questa invece è stata danneggiata solo dall’impatto del siluro che fece sprofondare la nave.

La mostra ti accompagna dentro un mondo affascinante fatto di codici e segreti, dove scopri curiosità sorprendenti. I tedeschi erano così sicuri dell’invulnerabilità di Enigma da non immaginare che a Bletchley Park, sotto la guida di Alan Turing, i messaggi venissero letti quasi in tempo reale. Oppure che l’esercito americano si affidasse al linguaggio dei Navajo per trasmettere ordini senza rischiare di essere compreso dal nemico. O ancora, che i crittografi polacchi riuscirono a ingannare i tedeschi, facendogli credere che la macchina fosse indecifrabile.

A noi è piaciuto molto visitare questa sezione perché riesce a spiegare la storia della crittografia anche ai bambini, partendo dal codice Morse e arrivando a sistemi sempre più complessi fino a Enigma. Io personalmente ne sono rimasta estasiata: è stata una delle parti del museo che mi ha stupito di più e non sarei più andata via. È stato bellissimo scoprire come dietro le battaglie ci fosse un mondo di codici, segreti e ingegno umano capace di cambiare le sorti della guerra.

La macchina crittografica Enigma utilizzata dai tedeschi nella seconda guerra mondiale, esposta al Museo della Storia Militare di Pivka, Slovenia
La macchina crittografica Enigma utilizzata dai tedeschi nella seconda guerra mondiale, esposta al Museo della Storia Militare di Pivka, Slovenia

L’esposizione sull’indipendenza della Slovenia

La parte centrale del Parco della Storia Militare è dedicata al percorso che ha portato la Slovenia a diventare uno stato indipendente. Per mio figlio è stata una scoperta assoluta, mentre per me è stato un tuffo nei ricordi: ricordo bene quando questa parte di storia entrò nei programmi scolastici e cambiò il modo in cui studiavamo l’Europa.

La mostra racconta come la Slovenia facesse parte della federazione jugoslava, con un unico esercito che aveva grande influenza su tutti gli aspetti della vita quotidiana. Abbiamo scoperto che lo Stato poneva un’attenzione particolare alla difesa in tutti gli ambiti.

I bambini venivano istruiti fin dalle scuole elementari con giornate dedicate alla preparazione militare, mentre nelle università erano previsti corsi obbligatori di protezione. Persino nella costruzione di nuovi edifici era obbligatorio includere un bunker.

Accanto all’esercito federale, nel 1968 nacque la Difesa Territoriale, una forza parallela organizzata su base locale. Nonostante i tentativi dell’esercito jugoslavo di limitarne l’autonomia, riuscì a sopravvivere e nel 1991 ebbe un ruolo decisivo nella difesa della giovane Repubblica.

Abbiamo anche scoperto l’esistenza di un’enorme base aerea sotterranea a Željava, costruita sotto il monte Plješevica, al confine tra Croazia e Bosnia. Un grande plastico ricostruisce gli oltre 3.500 metri di tunnel, i centri operativi e i depositi di carburante.

La base ospitava fino a 58 aerei MiG-21, con porte blindate da 1000 tonnellate a protezione delle entrate e un radar nascosto nella montagna. Purtroppo, alla dissoluzione della Jugoslavia nel 1991, l’esercito la fece saltare in aria e scoprirlo ci ha molto deluso perché eravamo pronti a cambiare il nostro itinerario di viaggio per visitarla!

Esposizione sull'indipendenza della Slovenia al Parco della Storia Militare di Pivka
Esposizione sull’indipendenza della Slovenia al Parco della Storia Militare di Pivka

Carri armati, artiglieria e aerei

Anche se siamo pacifisti convinti, non possiamo negare il fascino che esercitano i grandi mezzi militari esposti al Parco della Storia Militare di Pivka, simboli di un’epoca in cui la potenza militare era una questione di sopravvivenza.

La collezione di veicoli corazzati è davvero imponente: si va dai carri armati americani M3 Stuart e Sherman ai sovietici T-34/85 e T-72, fino al jugoslavo M-84, considerato un successo dell’industria bellica locale. Vederli dal vivo ti fa capire quanto fossero grandi, soprattutto quando ti accorgi che un singolo mezzo poteva schiacciare senza fatica un’automobile civile, come mostra la scenografica installazione con una Yugo rossa accartocciata sotto i cingoli di un carro armato.

Non mancano pezzi rari come il cannone semovente M36 Jackson e il Flak 88 tedesco, uno dei pezzi di artiglieria più temuti della seconda guerra mondiale. Ci ha colpito anche la varietà dei veicoli: dal semicingolato M5 per il traino dei cannoni ai mezzi anfibi, fino ai veicoli della polizia e della difesa civile, che completano il percorso mostrando l’evoluzione della guerra e della sicurezza nazionale.

La sezione aerea è altrettanto suggestiva: accanto ai caccia americani F-84 Thunderjet e F-86 Sabre, che arrivarono in Jugoslavia negli anni ’50 come aiuti militari, si trova il celebre MiG-21 sovietico, protagonista in tutta l’area di influenza dell’URSS.

Ben Bertoni all'interno del Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia
Mio figlio all’interno del Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia

Il sottomarino P-913 Zeta e la vita dei sommergibilisti jugoslavi

Tra le attrazioni più sorprendenti del Parco della Storia Militare di Pivka, c’è il sottomarino P-913 Zeta, lungo appena 19 metri ma capace di immergersi fino a 105 metri di profondità. Apparteneva alla classe Una, costruita a Spalato negli anni ’80 per missioni speciali nel Mar Adriatico.

A bordo trovavano posto 4 uomini d’equipaggio e fino a 6 incursori subacquei, insieme a mine navali e scooter subacquei con cui muoversi sott’acqua. Non era armato con siluri, ma pensato per trasportare incursori e compiere azioni di sabotaggio verso l’Italia. Per questo gli incursori erano addestrati a parlare italiano, così da potersi muovere in autonomia se non riuscivano a rientrare a bordo.

La visita al sottomarino, possibile solo su prenotazione, è davvero unica. La nostra guida Blaž ci ha raccontato quanto fosse dura la vita a bordo: spazi minuscoli, caldo costante di 25 gradi prodotto dalle batterie e nessun bagno, se non un wc chimico da usare solo in emergenza. I marinai erano addestrati a ridurre i bisogni fisiologici e ciascuno doveva saper ricoprire tutti i ruoli, per sostituire chiunque in caso di necessità.

L’esposizione che circonda il sottomarino P-913 mostra altri aspetti curiosi della vita dei sommergibilisti: pasti in scatola, turni estenuanti, igiene ridotta al minimo per risparmiare acqua. Allo stesso tempo, questa convivenza forzata creava legami profondi e amicizie indissolubili.

Per noi è stata un’esperienza speciale: io e mio figlio ci siamo immersi in un mondo di storie e segreti della Guerra Fredda che non avevamo mai visto così da vicino.

La nostra guida Blaž con mio figlio all'interno del sottomarino del Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia
La nostra guida Blaž con mio figlio all’interno del sottomarino del Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia

La motovedetta della polizia P-111: la forza navale della Jugoslavia

Nel Parco della Storia Militare trovi anche la motovedetta P-111, una nave che per anni ha solcato l’Adriatico al servizio della Polizia Marittima Slovena. Con un equipaggio di appena quattro membri, veniva impiegata per controllare le frontiere, sorvegliare i passaggi marittimi, far rispettare le leggi sulla pesca e prestare soccorso in mare.

Anche questa imbarcazione ha un legame con l’Italia, perché fu costruita a Viareggio. Riuscì però ad arrivare in Slovenia solo nel 1995, dopo vari ritardi dovuti a difficoltà economiche. A bordo era presente anche un gommone ausiliario, indispensabile per muoversi nelle acque meno profonde.

La visita degli interni della P-111 è possibile solo su prenotazione. Nel giorno della nostra visita al Parco della Storia Militare siamo riusciti a entrare soltanto nel sottomarino, e ci siamo promessi di tornare per salire a bordo anche di questa motovedetta.

Motovedetta della polizia al Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia
Motovedetta della polizia al Parco della Storia Militare di Pivka, Slovenia

La locomotiva a vapore militare 33-110 della seconda guerra mondiale

Tra i pezzi più imponenti del Parco della Storia Militare di Pivka, spicca la locomotiva a vapore tedesca 33-110, il reperto più grande e pesante del museo: 95 tonnellate di acciaio per 23 metri di lunghezza. Costruita durante la seconda guerra mondiale per esigenze militari, cambiò completamente funzione dopo il conflitto.

Arrivata in Jugoslavia come parte delle riparazioni di guerra, venne utilizzata per decenni come locomotiva civile, contribuendo al trasporto di merci e persone nella ricostruzione del dopoguerra. In Slovenia è rimasta in servizio fino al 1978, diventando l’ultima locomotiva a vapore a circolare regolarmente nel Paese.

Il relitto dello Spitfire MJ116

Lo Spitfire è uno degli aerei più iconici della seconda guerra mondiale, presente in quasi tutti i musei dell’aviazione in Europa, da Malta al Regno Unito. Al Parco della Storia Militare di Pivka però non trovi un esemplare integro, ma il relitto dello Spitfire MJ116, abbattuto nel 1944 vicino a Lubiana durante un raid contro linee ferroviarie tedesche.

Il sergente sudafricano della RAF Peter J. Clark che lo pilotava riuscì a salvarsi lanciandosi col paracadute, ma atterrò proprio nella Lubiana occupata dai tedeschi. Catturato e internato in Germania, sopravvisse alla prigionia e poté tornare nel Regno Unito alla fine del conflitto.

Il suo compagno di squadriglia non ebbe la stessa fortuna. Tentò di abbandonare l’aereo, ma il paracadute rimase impigliato nella coda e morì nello schianto.

La parte più interessante dell’esposizione è il racconto dello scavo archeologico, con pannelli che spiegano la missione e il recupero dei resti. Questa sezione del museo ci ha colpito perché non mostra solo un aereo leggendario, ma anche le ricerche che hanno permesso di dare un finale certo alle vicende personali dei giovani piloti che hanno combattuto nei cieli d’Europa.

Relitto dello Spitfire MJ116 al Parco della Storia Militare di Pivka in Slovenia
Relitto dello Spitfire MJ116 al Parco della Storia Militare di Pivka in Slovenia

Consigli pratici per visitare il Parco della Storia Militare di Pivka

Visitare il Parco della Storia Militare non significa solo entrare in un museo, ma vivere un’esperienza immersiva che richiede un po’ di organizzazione. Puoi decidere di fermarti un paio d’ore, come trascorrere un’intera giornata, a seconda del tuo livello di interesse.

Il museo è molto grande e include diversi padiglioni, spazi all’aperto, giardini e perfino un’area gioco per i bambini. Puoi visitarlo senza problemi anche in caso di pioggia: la maggior parte delle esposizioni si trova al coperto, nei padiglioni Komanda, A, B e C. All’esterno ci sono solo i reperti più grandi, come la locomotiva o la motovedetta.

All’interno dell’edificio Komanda, dove si trova anche la biglietteria, c’è un negozio di souvenir molto ben fornito. Trovi modelli di veicoli militari, libri, magliette, accessori e giochi per bambini, perfetti per portare a casa un ricordo originale. Nello stesso edificio si trova anche il ristorante del museo, con piatti semplici ma gustosi e uno dei caffè migliori che abbiamo bevuto in Slovenia: un’ottima pausa per ricaricarsi durante la visita.

Di seguito trovi tutte le informazioni pratiche su lingue, visite guidate, biglietti e orari, per organizzare al meglio la tua esperienza al Parco della Storia Militare di Pivka.

Carro armato jugoslavo schiaccia auto Yugo rossa al Museo della Storia Militare di Pivka, in Slovenia
Carro armato jugoslavo schiaccia auto Yugo rossa al Museo della Storia Militare di Pivka, in Slovenia

Quanto dura la visita

In media i visitatori rimangono tra le 2 e le 3 ore, tempo sufficiente per esplorare le mostre permanenti e temporanee. Noi siamo rimasti un intero pomeriggio, ma saremmo volentieri rimasti anche di più se fossimo riusciti a gestire meglio i tempi.

Il Parco della Storia Militare è davvero grande e ricco di spunti, e ogni padiglione ti cattura con dettagli che non ti aspetti. Per questo, se puoi, ti consiglio di dedicargli una giornata intera: non è un museo che visiti di corsa, ma un luogo dove prenderti il tempo di scoprire, leggere e osservare con calma.

Lingue e visite guidate

Le esposizioni sono in sloveno, ma tutte le didascalie sono tradotte in inglese, quindi è semplice orientarsi anche se non conosci la lingua locale. Le visite guidate al sottomarino e alla motovedetta si svolgono in inglese e permettono di scoprire dettagli e curiosità che da soli non noteresti.

Per i gruppi è possibile prenotare anche visite in italiano, una soluzione molto utile se viaggi con bambini o con persone che preferiscono avere le spiegazioni nella propria lingua. Per noi la visita guidata in inglese non è stata un problema perché lo parliamo entrambi, ma so che per molti bambini non è così semplice da seguire.

In questo caso ti consiglio di chiedere direttamente al museo se è disponibile una guida che parli italiano. L’italiano è abbastanza diffuso in Slovenia e potresti prenotare il tour completo del museo in italiano per la tua famiglia, per vivere un’esperienza davvero coinvolgente.

Biglietti del Parco della Storia Militare di Pivka: prezzi e riduzioni

Il biglietto d’ingresso al Parco della Storia Militare di Pivka costa € 12 per gli adulti, ma sono previste riduzioni per studenti e pensionati. I bambini in età prescolare pagano un simbolico € 0,50, mentre il biglietto famiglia costa € 31, un’opzione molto comoda se hai una famiglia numerosa.

Al prezzo base si aggiunge un piccolo sovrapprezzo per le visite del sottomarino e della motovedetta della polizia che non puoi fare in autonomia per motivi di sicurezza (se hai già visitato mezzi simili sai come sono gli spazi interni). In entrambi i casi la prenotazione è obbligatoria, quindi ti consiglio di organizzarla in anticipo, soprattutto nei weekend e nei mesi estivi.

Sono disponibili anche visite guidate dell’intero museo, un’opportunità interessante se vuoi approfondire ogni sezione con il supporto di una guida esperta. Per motivi di tempo, noi abbiamo scelto solo la visita al sottomarino e ci è sembrata un’esperienza davvero unica, che vale assolutamente il sovrapprezzo.

Orari del Parco della Storia Militare di Pivka

Il Parco della Storia Militare di Pivka è visitabile tutto l’anno, con orari che cambiano a seconda della stagione. In estate, a luglio e agosto, il museo resta aperto ogni giorno dalle 9:00 alle 18:00, così puoi prenderti tutto il tempo per esplorare padiglioni e aree esterne.

In inverno, da dicembre a febbraio, il museo è aperto con orario ridotto dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 14:00, e nel weekend fino alle 16:00. Negli altri mesi l’orario è più esteso e il museo chiude generalmente alle 16:00. Per informazioni più dettagliate e aggiornate ti consiglio di verificare gli orari sul sito ufficiale del museo.

Paola Bertoni davanti a un elicottero della polizia al Museo della Storia Militare di Pivka, in Slovenia
Selfie davanti a un elicottero della polizia al Museo della Storia Militare di Pivka, in Slovenia

Come arrivare al Parco della Storia Militare di Pivka

Il museo si trova in una zona montuosa della Slovenia ed è più comodo arrivare in auto. Da Lubiana ci vogliono circa un’ora e mezza, da Trieste poco più di un’ora. Considera però che il traffico sloveno può essere intenso: noi siamo arrivati con quasi due ore di ritardo a causa di code e incidenti in autostrada.

Ci sono anche bus che fermano nei dintorni, ma l’ultimo tratto va fatto a piedi, quindi lo sconsiglio se piove o se viaggi con bambini. L’ultimo tratto di strada non è particolarmente trafficato, ma tutto in salita. Davanti e all’interno del museo trovi un parcheggio gratuito, con spazio anche per camper.

Park Vojaške Zgodovine Pivka
(Parco della Storia Militare di Pivka)
Kolodvorska cesta 51, 6257 Pivka, Slovenia

Visitare il Parco della Storia Militare di Pivka è stata una bellissima esperienza per me e mio figlio. Ci siamo lasciati affascinare dai mezzi corazzati e dalla macchina Enigma e abbiamo approfondito un capitolo di storia che conoscevamo solo in parte, ma soprattutto, durante la visita al sottomarino, ci ha colpito scoprire come, durante la guerra fredda, un Paese così vicino all’Italia fosse pronto ad attaccarla.

Scrivimi nei commenti se il Parco della Storia Militare di Pivka e lo inserirari tra le tappe del tuo prossimo viaggio in Slovenia.

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