Affacciata sull’Oceano Atlantico, la Moschea Hassan II è il simbolo più conosciuto di Casablanca e spesso l’unica tappa della città dei tour organizzati in Marocco. Progettata dall’architetto francese Michel Pinseau e costruita da centinaia di artigiani marocchini, unisce tradizione e innovazione in un equilibrio perfetto. I suoi spazi monumentali, le pareti in marmo, i soffitti scolpiti e il tetto apribile la rendono una delle moschee più spettacolari al mondo. Unica nel suo genere, la Moschea Hassan II è anche uno dei pochi luoghi di culto in Marocco aperti ai non musulmani, rendendola davvero imperdibile.
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Storia della Moschea Hassan II di Casablanca
La Moschea Hassan II sorge dove si trovava la piscina municipale Orthlieb, una grande vasca d’acqua salata costruita direttamente sull’oceano. Re Hassan II immaginò un luogo capace di unire terra, cielo e mare, un monumento spirituale e architettonico che rendesse orgoglioso il Marocco per generazioni.
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I lavori iniziarono nel 1986 e durarono sette anni, coinvolgendo oltre 10.000 artigiani marocchini che scolpirono il marmo, dipinsero soffitti in cedro e posarono mosaici e piastrelle. La costruzione procedette a ritmo straordinario perché il sovrano temeva di morire prima di vedere la moschea completata, o che, dopo la sua morte, nessuno l’avrebbe terminata.
La moschea fu inaugurata il 30 agosto 1993, alla vigilia della nascita del profeta Maometto, come omaggio a Dio e al popolo marocchino. Con i suoi nove ettari di superficie, comprende una sala di preghiera, una scuola coranica, una biblioteca, un museo e perfino bagni rituali.
Il costo dell’opera, stimato in circa 585 milioni di euro, suscitò ampi dibattiti in Marocco, poiché lo Stato non disponeva di fondi sufficienti per un progetto così ambizioso. Si stima che due terzi della somma furono raccolti tramite sottoscrizione pubblica, con dodici milioni di cittadini che contribuirono alla costruzione. Re Hassan II, a sua volta, coprì personalmente parte delle spese, rendendo questa impresa collettiva uno dei simboli più grandi della fede e dell’orgoglio marocchino.

Architettura della Moschea Hassan II: fede, arte e ingegneria marocchina
La Moschea Hassan II rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e tecnologia, grazie all’unione tra l’arte islamica e l’ingegneria moderna. Costruita in parte sull’Oceano Atlantico su palafitte in cemento armato, è l’unica moschea al mondo edificata sopra il mare. Una diga frontale attenua la forza delle onde, permettendo ai fedeli di pregare sospesi tra terra e acqua.
All’interno, il progetto architettonico riflette l’apertura religiosa del Marocco. La moschea presenta tre navate come una cattedrale cristiana e un matroneo rialzato per le donne ispirato alle sinagoghe, a simboleggiare il rispetto per le diverse fedi. Ogni dettaglio celebra l’armonia e la convivenza attraverso l’architettura.
L’interno è un trionfo di artigianato. Le colonne di granito incise in oro riportano la genealogia del re Hassan II, la cui famiglia, come quella reale giordana, discende dal profeta Maometto. Il soffitto in legno di cedro scolpito e dipinto esprime la massima abilità degli artigiani marocchini.
Oltre alla bellezza, la moschea è anche un capolavoro tecnico. La struttura in cemento armato è antisismica, costruita su palafitte dove un tempo si trovava una piscina naturale. La combinazione di ingegneria avanzata e maestria artistica rende la Moschea Hassan II non solo un simbolo di spiritualità, ma anche una delle opere architettoniche più straordinarie del Marocco contemporaneo.

L’esplanade della Moschea Hassan II e la vista sull’Oceano Atlantico
La prima cosa che colpisce avvicinandosi alla Moschea Hassan II di Casablanca è la sua immensa esplanade in marmo, che si apre direttamente sull’Oceano Atlantico. Questo grande cortile si estende per nove ettari. Ogni visitatore si ferma qui per scattare foto tra fontane, colonne e archi decorati. I motivi geometrici della pavimentazione, uniti alla brezza oceanica, creano un’atmosfera maestosa e al tempo stesso rilassante.
L’esplanade può accogliere migliaia di fedeli e visitatori, fondendo funzionalità ed estetica. La simmetria degli spazi e l’allineamento perfetto delle lastre di marmo richiamano l’armonia che si ritrova anche all’interno della moschea. Mi ha ricordato, in certi aspetti, la Grande Moschea Sheikh Zayed di Abu Dhabi, con il suo equilibrio tra spiritualità e grandiosità. Tra le superfici di marmo si trovano anche piccole aree verdi, che donano un senso di calma in netto contrasto con la vitalità di Casablanca.
L’accesso all’esplanade è controllato, poiché l’intero complesso è circondato da transenne. Le guardie aprono i cancelli solo a chi ha un motivo valido per entrare, come partecipare a una visita guidata alla moschea, recarsi all’hammam o accedere alle altre strutture interne.
Dalla Corniche di Casablanca, la moschea sembra galleggiare sull’acqua, un’illusione ottica creata dal fatto che parte della struttura è costruita sopra il mare. Una diga la protegge dalle onde dell’Atlantico, mentre la nebbia che sale dall’oceano avvolge l’edificio in un velo di mistero, ammorbidendone le linee e rendendolo ancora più suggestivo.

La sala di preghiera della Moschea Hassan II
L’imponenza degli spazi interni della Moschea Hassan II ti lascerà senza fiato. L’ingresso alla sala di preghiera avviene da una delle diciotto porte monumentali, realizzate in bronzo e titanio, riccamente decorate e progettate per resistere alla salsedine portata dall’oceano.
Cinquanta lampadari illuminano l’intero ambiente. Le pareti sono in granito e decorazioni in intonaco mescolato e polvere di marmo. La sala di preghiera è enorme e integra elementi architettonici ispirati alle sinagoghe e alle chiese cristiane.
Lo spazio al piano terra è suddiviso in tre grandi navate come nelle grandi cattedrali e può accogliere fino a 20.000 uomini in preghiera. L’area riservata alle donne offre posto per circa 2.500 persone ed è un mezzanino in legno di cedro scolpito, simile a quello che puoi vedere nelle sinagoghe.

Il pavimento in marmo della Moschea Hassan II
Il pavimento della Moschea Hassan II è realizzato interamente in marmo proveniente dal centro e dal sud del Marocco, scelto per la sua bellezza e resistenza. Quando non sono previsti grandi afflussi di fedeli, il personale rimuove i tappeti per permettere ai visitatori di ammirare i disegni in marmo.
L’intera sala di preghiera è dotata di riscaldamento a pavimento, ottenuto tramite tubi posati sotto la superficie di marmo. Viene utilizzato solo poche volte all’anno, perché l’inverno a Casablanca è piuttosto mite. Come raffrescamento, invece, due piccoli canali percorrono il pavimento per far scorrere l’acqua lungo la sala durante l’estate.
Il tetto apribile e la luce naturale nella Moschea Hassan II
Il tetto apribile della Moschea Hassan II è una delle sue caratteristiche più spettacolari. Con un peso di oltre 1.100 tonnellate, si apre in appena cinque minuti e si richiude in sette. Il tetto viene aperto durante l’estate, quando la moschea è gremita di fedeli, per far entrare luce naturale e aria fresca nella vasta sala di preghiera.
Quando il tetto è aperto, l’atmosfera cambia completamente e i colori si trasformano. La moschea diventa ancora più suggestiva, perché fedeli e visitatori possono alzare lo sguardo verso il cielo. Questa vista simboleggia il legame tra l’uomo e il divino, incarnando la visione del re di un luogo in cui fede, architettura e natura si incontrano in perfetta armonia.
Il minareto della Moschea Hassan II, un faro di fede su Casablanca
Il minareto è un elemento chiave dell’architettura di ogni grande moschea, la torre da cui tradizionalmente risuona la chiamata alla preghiera. Nella Moschea Hassan II questa torre raggiunge i 210 metri, diventando il minareto più alto del mondo.
Completato nel 1993 insieme alla moschea, il minareto è in stile marocchino-andaluso, caratterizzato da equilibrio, armonia e dettagli decorativi finissimi. Visibile da molte zone di Casablanca, si erge come un orgoglioso simbolo di fede e identità nazionale.
La sua caratteristica più curiosa è che, di notte, un raggio laser verde parte dalla sua sommità per indicare la direzione della Mecca. Questo dettaglio trasforma il minareto in un vero e proprio faro spirituale, un ponte luminoso che unisce Casablanca al cuore del mondo musulmano. Se scegli un hotel con vista sulla moschea, come il Kenzi Basma in cui ho soggiornato io, puoi vedere chiaramente il minareto illuminato.
La sala delle abluzioni della Moschea Hassan II
Sotto la grande sala di preghiera si trova l’ampia sala delle abluzioni, lo spazio in cui i fedeli compiono la purificazione rituale prima della preghiera. Su una superficie di 4.800 metri quadrati si distribuiscono 41 fontane in marmo a forma di fiore di loto, simbolo di purezza nella tradizione islamica.
Le sale per uomini e donne sono identiche per dimensioni, con le stesse fontane e decorazioni: l’unica differenza è nel colore dei mosaici, verde per gli uomini e blu per le donne. I lampadari in rame, realizzati a Fes, diffondono una luce calda che contribuisce a creare un’atmosfera serena e meditativa.
Grazie alla spiegazione della mia guida, ho scoperto che la purificazione è un gesto che va oltre il rito religioso. I lavaggi prima della preghiera sono un segno di rispetto verso Dio e verso gli altri. Pregare fianco a fianco richiede pulizia e cura.
I musulmani, a differenza dei cristiani, tendono a compattarsi il più possibile nei luoghi di culto, scegliendo apposta di mettersi vicino ad altre persone. Essere puliti è quindi fondamentale per poter pregare senza arrecare disturbo agli altri, oltre a un modo per onorare chi si trova accanto a te.
Molti musulmani preferiscono fare le abluzioni a casa, dove è più comodo, ma non sempre è possibile con i ritmi quotidiani. Nelle sale della moschea il rituale viene seguito passo dopo passo: mani, bocca, naso, viso, testa, orecchie e piedi vengono lavati con precisione, preparando corpo e spirito all’incontro con la preghiera.

L’artigianato italiano nella Moschea Hassan II di Casablanca
Siccome ho seguito il tour della Moschea Hassan II in italiano, la guida ha personalizzato le sue spiegazioni raccontando le tracce lasciata dall’Italia in questo iconico monumento marocchino. Per iniziare, i lampadari della sala di preghiera sono in vetro di Murano, tra cui tre esemplari da oltre una tonnellata ciascuno, che possono essere abbassati automaticamente per la pulizia e la manutenzione.
Le porte monumentali in titanio, decorate con intarsi in rame, sono state progettate da un’azienda italiana per resistere alla salsedine dell’oceano pur mantenendo l’aspetto del legno tradizionale. Infine, per decorare il mihrab, la nicchia che indica la direzione della Mecca, è stato utilizzato marmo bianco di Carrara.
Il Museo della Moschea Hassan II di Casablanca
All’interno del complesso della Moschea Hassan II, il museo racconta le tradizioni artigianali marocchine che hanno dato vita a questo straordinario monumento. L’ingresso è incluso nel biglietto della moschea, quindi puoi visitarlo prima o dopo il tour guidato.
La sezione dedicata all’arte del legno mostra la straordinaria maestria marocchina nella lavorazione del cedro scolpito, dipinto e intarsiato. Ogni elemento è decorato a mano con motivi geometrici e floreali, una tradizione radicata da secoli nell’architettura islamica.
Nella sezione sulla lavorazione del gesso, puoi scoprire come vengono realizzate le decorazioni in motivi geometrici, epigrafici e floreali sui muri dei palazzi. Ho visto questa tecnica dal vivo nella medina di Marrakech ed è davvero impressionante.
La parte dedicata alla lavorazione del rame e dell’ottone illustra il ruolo dei metalli nell’architettura marocchina. Le lastre di rame vengono incise con motivi finissimi, mentre l’ottone prende forma in porte, lampadari e griglie decorative che riflettono l’eleganza del design islamico.

Hammam della Moschea Hassan II: il segreto meglio custodito di Casablanca
Nascosto sotto la moschea, all’estremità dell’esplanade, si trova il segreto meglio custodito di Casablanca: l’hammam della Moschea Hassan II. La maggior parte dei visitatori non ne conosce l’esistenza e li confonde con le sale delle abluzioni. In realtà c’è un hammam vero e proprio aperto al pubblico. Anzi due, perché sono uno femminile e uno maschile, con ingressi separati.
Il complesso comprende sale tiepide, calde e molto calde, oltre a una vasca di idromassaggio con acqua di mare riscaldata per ciascun hammam. Oltre a ovviamente gli spazi per i massaggi.
A differenza degli hammam marocchini tradizionali, in cui propongono solo l’esfoliazione con sapone nero ed eventuale massaggio dopo, l’hammam della moschea offre un rituale completo in stile turco, con due tipi di scrub, un doppio savonage e massaggi.
Gli hammam maschile e femminile sono sempre aperti, anche il venerdì. Ti consiglio davvero di non perderti questa esperienza durante un viaggio a Casablanca, magari prima o dopo la visita alla Moschea Hassan II. Io ho provato il rituale tradizionale ed è stata un’esperienza incredibilmente rilassante, oltre a un modo per scoprire un lato meno conosciuto del complesso della moschea.

Informazioni pratiche per visitare la Moschea Hassan II di Casablanca
La Moschea Hassan II è uno dei pochi luoghi di culto in Marocco aperti anche ai non musulmani. Per questo motivo è una tappa imperdibile, se ti interessano la cultura marocchina e l’architettura religiosa.
Le visite sono possibili solo con tour guidati, disponibili in diverse lingue, tra cui inglese, francese, spagnolo e italiano. Anche se arrivi da solo, verrai inserito in un piccolo gruppo e accompagnato da una guida ufficiale della moschea che racconta storia, simbologia e dettagli costruttivi.
La Moschea Hassan II è una delle attrazioni più popolari del Marocco e una tappa fissa per tutti i tour organizzati. Ogni giorno arriva un gran numero di visitatori. Tuttavia, nonostante l’afflusso costante, le visite sono ben gestite. Ti basterà seguire la guida nella lingua che preferisci e potrai scoprire tutti i segreti della moschea.
Biglietti per la Moschea Hassan II di Casablanca
Il biglietto per la Moschea Hassan II di Casablanca costa 140 MAD per gli adulti non marocchini, mentre i bambini sotto i sei anni entrano gratuitamente. I bambini sopra i sei anni pagano una tariffa ridotta. Il sito ufficiale però non specifica esattamente da quale età vengano considerati adulti.
I biglietti di ingresso alla moschea comprendono anche l’accesso al museo. Io avevo partecipato al primo tour del mattino, alle 9:00, arrivando in anticipo. C’era pochissima coda, ma era bassa stagione. In un altro viaggio, quando sono entrata solo per l’hammam nel pomeriggio, ho trovato molta più gente in attesa.
Puoi acquistare i biglietti direttamente alla biglietteria oppure online. Per goderti al meglio l’esperienza, ti consiglio di acquistare online i biglietti per la Moschea Hassan II di Casablanca. Io faccio sempre quando viaggio in autonomia perché evito le code e ho gli ingressi garantiti in caso di grande affluenza. La differenza di prezzo è così piccola che vale assolutamente la pena acquistarli online!
Orari di apertura della Moschea Hassan II
L’esplanade della Moschea Hassan II di Casablanca è sempre accessibile, anche fuori dagli orari ufficiali di visita, purché ci sia un motivo valido per entrare. Per esempio, una prenotazione all’hammam. L’accesso solo per scattare foto, invece, non è consentito e le guardie tendono a fermare chi non ha una ragione precisa per entrare.
Il museo della Moschea Hassan II è aperto tutti i giorni dalle 09:00 alle 16:00, mentre l’interno della moschea è visitabile solo con tour guidati.
Le visite guidate della moschea si svolgono a orari fissi:
- Da sabato a giovedì: 09:00, 10:00, 11:00 e 14:00
- Venerdì: 09:00, 10:00 e 14:00
Durante il Ramadan, gli orari potrebbero variare. Ti consiglio quindi di verificare sempre gli orari aggiornati sul sito ufficiale della Moschea Hassan II prima della tua visita, se non prenoti online.
Visite guidate: orari, lingue e biglietti
La Moschea Hassan II di Casablanca è visitabile solo con tour guidati, disponibili a orari fissi (vedi sezione Orari di apertura) e mai durante i momenti di preghiera. Se arrivi in anticipo, puoi approfittarne per visitare il museo, incluso nel prezzo del biglietto.
Le visite guidate sono disponibili in italiano, spagnolo, inglese, francese e arabo. All’ingresso i visitatori vengono suddivisi in gruppi in base alla lingua scelta e accompagnati da una guida ufficiale che conduce il tour nelle principali aree della moschea.
Il percorso include la sala di preghiera e le sale delle abluzioni, e permette di scoprire non solo l’architettura e le lavorazioni artigianali, ma anche il significato spirituale che ha guidato la costruzione del complesso.
Durante la mia visita, la guida è stata davvero coinvolgente. Visto che ero con un gruppo di italiani, ha condiviso molte curiosità sugli artigiani italiani che hanno partecipato al progetto, oltre a spiegare diversi aspetti della vita religiosa musulmana, spesso molto diversi dai luoghi comuni diffusi in Europa.
Se la visita ti è piaciuta, una piccola mancia alla guida alla fine del tour è sempre gradita.
Regole di abbigliamento e comportamento all’interno della moschea
Prima di entrare nella moschea devi togliere le scarpe e portarle con te nelle piccole borse fornite all’ingresso. Io indossavo i sandali e, all’uscita, mi sono semplicemente pulita i piedi con delle salviettine disinfettanti. Dopo l’India, camminare scalza nei templi non mi crea nessun problema! Tuttavia, se non ti senti a tuo agio a camminare scalza, puoi tranquillamente indossare dei calzini durante la visita.
Durante la visita è importante indossare abiti che coprono spalle, petto e ginocchia. Non sono ammessi shorts, top senza maniche o abiti troppo aderenti. Vanno benissimo vestiti lunghi, pantaloni larghi e camicie leggere, comodi e appropriati per l’ambiente religioso. Durante la mia visita indossavo un vestito lungo a maniche lunghe, perfetto sia per stare comoda che per essere rispettosa del luogo di culto.
Se sei una donna, non è necessario coprire i capelli per visitare l’interno della moschea. Ci sono molte guardie, ma è molto improbabile che dicano qualcosa sul tuo abbigliamento, a meno che non sia davvero inadeguato. Il Marocco è molto più aperto e tollerante di quanto ci si immagini prima di visitarlo, e l’atmosfera all’interno della Moschea Hassan II rispecchia proprio questo spirito accogliente.

Come arrivare alla Moschea Hassan II di Casablanca
La Moschea Hassan II si affaccia sull’Oceano Atlantico lungo la Corniche di Casablanca. Questo luogo ospitava un tempo la Piscina Orthlieb, una piscina di acqua marina scavata tra le rocce e molto frequentata all’inizio del Novecento.
Puoi facilmente raggiungere la moschea a piedi dal centro di Casablanca, soprattutto se soggiorni in zona Corniche o nei quartieri centrali. La passeggiata è piacevole e ti permette di vedere la moschea apparire poco alla volta.
Se pernotti in una zona più periferica o nei dintorni delle stazioni ferroviarie Casa Voyageurs o Casa Port, il modo più veloce e comodo è prendere un taxi. Le corse sono economiche e la destinazione è conosciuta da tutti. Basta dire “Mosquee Hassan II” e ogni autista saprà esattamente dove accompagnarti.
Cosa vedere nei dintorni della Moschea Hassan II di Casablanca
Dopo la visita alla moschea, una passeggiata lungo l’Oceano Atlantico è il modo perfetto per ammirare l’edificio da diverse angolazioni e goderti la brezza marina. Camminando sulla Corniche, la Moschea Hassan II cambia aspetto a ogni passo, offrendo scorci sempre nuovi e suggestivi.
A circa trenta minuti a piedi dalla moschea si trova il Parc de la Ligue Arabe, nel cuore del centro di Casablanca. Questo grande polmone verde è il parco principale della città e un punto di ritrovo molto frequentato, con spazi per passeggiare, rilassarti e anche uno skate park.
Se hai voglia di fare acquisti, raggiungi la Vecchia Medina di Casablanca. A differenza dei souk affollati di Marrakech, qui puoi curiosare tra spezie, oggetti artigianali e prodotti locali in modo più tranquillo, senza la pressione dei venditori.
Da appassionata di storia e architettura, ho amato in particolare Villa Carl Ficke, una splendida villa Art Deco che ospita il Museo della Memoria di Casablanca. Racconta lo sviluppo urbanistico della città e la storia avventurosa del suo proprietario, offrendo una prospettiva diversa su Casablanca.
Concludi la giornata esplorando il quartiere Art Deco della città, tra facciate eleganti e insegne d’epoca che ricordano il passato cosmopolita di Casablanca. Una tappa imperdibile è il Cinema Theatre Rialto, uno dei simboli più iconici di questo stile architettonico.
Dove dormire a Casablanca
Durante il mio primo viaggio a Casablanca avevo soggiornato in un hotel vicino alla stazione ferroviaria Casa Voyageurs. La zoan è comoda se arrivi dall’aeroporto in treno, dato che è il capolinea dei collegamenti diretti. Tuttavia, non è centrale e manca del fascino dei quartieri più vivaci della città.
Un’altra cosa da tenere presente è che la qualità degli hotel in Marocco può variare molto, indipendentemente dal numero di stelle. Mi è capitato di soggiornare in hotel con camere bellissime, ma con corridoi sporchi e colazioni deludenti.
Quando ho viaggiato da sola a Casablanca, ho quindi preferito una sistemazione più confortevole e affidabile. Tra i vari hotel che ho provato, ti consiglio il Kenzi Basma Hotel, un quattro stelle in posizione centrale, perfetta per muoversi a piedi. Si trova a pochi passi dalla nuova medina e dalle principali attrazioni della città. Dalle camere con balcone, com’era la mia, puoi vedere la Moschea Hassan II illuminata di notte.
Altre opzioni sicure e confortevoli nella stessa zona sono il Kaan Casablanca e il Mövenpick Hotel Casablanca. Anche gli hotel delle grandi catene internazionali sono sempre buone scelte. Controlla solo la posizione prima di prenotare ed evita le offerte troppo economiche, a meno che tu non abbia un budget davvero limitato.
Conclusioni sulla visita alla Moschea Hassan II di Casablanca
La Moschea Hassan II di Casablanca va oltre il concetto di semplice capolavoro architettonico. Qui fede, artigianato e Oceano Atlantico si incontrano in un’armonia rara, creando un luogo capace di lasciare un segno profondo. Ogni dettaglio, dai pavimenti in marmo ai soffitti in cedro scolpito, racconta la ricchezza e la sensibilita della cultura marocchina.
Condividi nei commenti la tua esperienza e curiosità, sia se hai già visitato la Moschea Hassan II o se stai ancora programmando il tuo viaggio. La Moschea Hassan II di Casablanca è una destinazione da non perdere!
