Se ami i trattori o viaggi con bambini, il Museo delle Macchine Agricole di Mezőkövesd è il posto perfetto dove fermarti. Qui puoi vedere da vicino e salire su centinaia di trattori d’epoca, compresi modelli rarissimi come le locomotive agricole, di cui non immaginavo nemmeno l’esistenza. È stato il museo preferito di mio figlio durante il nostro viaggio on the road in Ungheria, perché puoi esplorare liberamente, toccare e osservare da vicino i macchinari e i motori che hanno fatto la storia dell’agricoltura ungherese, scoprendo come la vita nei campi è cambiata nei secoli.
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Perché visitare il Museo delle Macchine Agricole di Mezőkövesd con bambini
Il museo Hajdu Ráfis János Mezőgazdasági Gépmúzeum, questo il suo nome ungherese, rappresenta un luogo davvero particolare e sorprendentemente interessante perché racconta la storia dell’agricoltura ungherese attraverso i macchinari utilizzati nei secoli. Si tratta di un museo fuori dai percorsi turistici classici, capace di trasmettere l’identità rurale del Paese in modo autentico e coinvolgente.
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La prima cosa che ti colpisce del Museo delle Macchine Agricole di Mezőkövesd è il numero incredibile di trattori e macchine agricole. Ce ne sono davvero centinaia, allineati sotto i capannoni o esposti nei cortili. Non credo di aver mai visto così tanti trattori tutti insieme!
Oltre ai trattori, ci sono moltissimi macchinari di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza, come le locomotive agricole, mai viste altrove. Alcuni strumenti ricordano quelli esposti nei musei etnografici, come i macchinari per la produzione del vino, mentre altri sono molto più tecnici e rari, presenti solo in musei specializzati.
A mio figlio è piaciuto moltissimo visitare il museo su un piccolo trattore di plastica a pedali, e non è sceso neanche per salire sui trattori veri e farsi una foto. Il suo consiglio, che mi ha detto di scrivere nell’articolo, è chiaro: “visitate assolutamente questo museo”. Per cui, se hai bambini che amano i trattori, salvati questo articolo come promemoria per il prossimo viaggio.

La storia del Museo delle Macchine Agricole János Hajdu Ráfis
La passione di János Hajdu Ráfis, ex contadino e poi operaio industriale, e di sua moglie Mária Bakos per i macchinari agricoli ha dato vita a uno dei musei più originali d’Ungheria. Il museo nacque quando decisero di donare la loro collezione privata allo Stato ungherese nel 1979, trasformando un interesse personale in un patrimonio di valore nazionale.
Se ti immagini il garage di casa loro pieno di vecchi trattori, pensa a qualcosa di molto più grande. La raccolta iniziale comprendeva circa 250 macchine agricole motorizzate e oltre 1000 strumenti manuali, una quantità impressionante che oggi farebbe invidia a qualsiasi collezionista!
Negli anni successivi la collezione crebbe rapidamente, fino a occupare oltre 2600 oggetti distribuiti su più di 2600 metri quadrati, tra edifici agricoli e spazi aperti. Nel 1984 furono costruiti nuovi padiglioni su un terreno adiacente in via Eötvös, e nel 1993 il museo aprì ufficialmente con il nome Mezőgazdasági Gépmúzeum, in italiano Museo delle Macchine Agricole.
Oggi è una delle principali attrazioni di Mezőkövesd e un museo di interesse nazionale, che custodisce una delle più grandi raccolte di macchinari agricoli dell’Ungheria. Ogni anno, il primo sabato di settembre, il museo organizza il Raduno Nazionale delle Macchine Agricole (Országos Mezőgazdasági Gépésztalálkozó). In questa occasione i visitatori arrivano a Mezőkövesd da tutto il Paese per assistere a sfilate di trattori storici, dimostrazioni meccaniche, laboratori di fabbro e attività dedicate ai bambini.

Cosa vedere al Museo delle Macchine Agricole di Mezőkövesd
Il Museo delle Macchine Agricole di Mezőkövesd non è un museo tradizionale, ma organizzato come una vera e propria fattoria, dove ogni edificio racconta un diverso capitolo della storia contadina ungherese. Puoi vedere un’infinità di trattori, motori e strumenti agricoli, in un vero viaggio nel tempo tra le invenzioni che hanno cambiato il lavoro nei campi.
Nei padiglioni dedicati ai motori e alle macchine agricole, puoi ammirare locomotive, motori a benzina e diesel, mulini, pompe e antichi sistemi di ingranaggi che un tempo alimentavano la vita rurale. Girare tra tutti questi motori è stato qualcosa di unico e surreale, non avevo mai visto una collezione di macchinari così vasta. Immagina macchine agricole raggruppate in serie di venti o più esemplari simili, tutte perfettamente conservate e in parte ancora funzionanti.
A mio figlio sono piaciuti moltissimo i trattori, soprattutto quelli più grandi nel cortile su cui si poteva salire. Tuttavia, non ho nessuna sua foto su un trattore vero perché non ha lasciato un attimo il trattore di plastica a pedali con cui ha girato per tutto il museo e che raccomanda ai figli dei miei lettori come attività imperdibile.

Il cortile agricolo tradizionale ungherese
Nel museo trovi la riproduzione di un tipico ólaskert, un gruppo di cortili agricoli del XIX secolo dove vivevano le famiglie contadine, circondate da stalle, fienili e magazzini. L’edificio principale è la stalla riscaldata (tüzelős ól), costruita in fango e paglia, con una parte dedicata agli animali e un piccolo spazio per il contadino che vi dormiva anche d’inverno. All’interno si vedono focolari senza camino, realizzati con pietre e argilla, che servivano sia per cucinare che per riscaldarsi.
Locomotive agricole a benzina
Il museo ospita circa 60 locomobili a benzina di grandi dimensioni, costruite tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta del Novecento. Queste imponenti macchine, dal peso di 2 o 3 tonnellate, venivano utilizzate per azionare trebbiatrici, seghe e presse quando i trattori ancora non esistevano. Le più antiche risalgono al 1899, prodotte dalla Mayer-féle Gépgyár di Szombathely, e funzionavano a benzina o a petrolio.
Alcune furono successivamente trasformate in veicoli semoventi dai meccanici locali tra gli anni Venti e Trenta. Tra gli esemplari più rari si possono ammirare una locomobile a gas di legna e una HSCS a combustibile misto, veri capolavori di adattamento tecnico che raccontano la capacità degli agricoltori ungheresi di trovare soluzioni ingegnose con i mezzi a disposizione.

Macchine industriali agricole
Una sezione del museo è dedicata alle macchine agricole prodotte dall’industria ungherese tra il 1880 e il 1950, che mostrano l’evoluzione della tecnologia nei campi. Qui puoi vedere macchine a vapore, trebbiatrici, mulini, pompe ad acqua e strumenti per la pulizia dei semi. Molti pezzi provengono da fabbriche storiche come Hoffer, HSCS, Kühne, MÁVAG e Höcker di Budapest.
Tra i modelli più rari spiccano una locomobile a vapore Höcker del 1904 e una macchina stazionaria Láng Gépgyár del 1905 ancora funzionanti. Nel Museo delle Macchine Agricole János Hajdu Ráfis puoi ammirare anche mulini idraulici, turbine e una macchina per la spremitura dei semi oleosi.
Le macchine semoventi fecero la loro comparsa negli anni Venti e rivoluzionarono il modo di lavorare nei campi. Il museo espone modelli storici come ungheresi e americani. Ogni trattore è esposto in ordine cronologico, così puoi osservare l’evoluzione dalle ruote in ferro ai modelli con pneumatici e motori diesel. Prima di visitare il Gépmúzeum di Mezőkövesd, non sapevo che i primi modelli di trattori avevano ruote in ferro!
Una parte importante della mostra è dedicata ai motori a combustione interna e ai motori stazionari, oltre 100 esemplari che un tempo azionavano pompe, mulini, officine e macchine agricole. Con l’arrivo dell’elettricità, i motori elettrici e i generatori Ganz-Jendrassik e Láng, risalenti al periodo 1890-1940, divennero parte essenziale delle aziende agricole e trasformarono la vita contadina.

Gli strumenti dei piccoli contadini
Il Museo delle Macchine Agricole di Mezőkövesd raccoglie anche numerosi attrezzi provenienti dalle famiglie contadine della zona che raccontano la vita rurale di un tempo. Sono esposti aratri in legno, erpici, rulli in ferro, vagli e molti altri strumenti utilizzati nelle piccole aziende agricole del XIX e XX secolo, prima dell’arrivo delle macchine motorizzate.
Un’intera sezione è dedicata al fabbro tradizionale ungherese, con esempi di ferri battuti decorativi, utensili da lavoro e attrezzi agricoli in ferro, che mostrano la grande abilità artigianale di questa professione. Puoi anche vedere una raccolta di strumenti per la produzione del vino che ha avuto un ruolo importante nella microeconomia contadina di Mezőkövesd.

Info utili per visitare il Museo delle Macchine Agricole di Mezőkövesd
Il Museo delle Macchine Agricole di Mezőkövesd è uno dei più grandi musei del suo genere in Europa centrale ed è perfetto da visitare con bambini che amano i trattori o la meccanica, perché qui possono toccare tutto e muoversi liberamente.
L’esposizione è interamente all’aperto e si visita in un paio d’ore. Considera che d’estate fa molto caldo, quindi porta con te acqua, cappellino e crema solare, mentre d’inverno vestiti pesanti e scarpe comode. All’interno del museo non c’è nessun punto ristoro, ma puoi ricaricare la borraccia in una fontanella all’interno del museo o nei lavandini dei bagni.
Durante l’anno vengono organizzati eventi e dimostrazioni locali, ma sono pensati per il pubblico ungherese, quindi come turista non è qualcosa che ti può interessare a meno che non parli la lingua. L’esposizione permanente rimane molto affascinante per i visitatori stranieri, anche perché ospita davvero un quantitativo enorme di macchinari agricoli che difficilmente vedrai altrove.
Orari del Museo delle Macchine Agricole di Mezőkövesd
Gli orari del Museo delle Macchine Agricole di Mezőkövesd variano a seconda della stagione. Dal 1 novembre al 31 marzo è aperto da martedì a sabato, dalle 9:00 alle 15:00. Dal 1 aprile al 31 ottobre è aperto da martedì a domenica, dalle 9:00 alle 17:00. Come sempre, ti consiglio di verificare gli orari aggiornati sul sito ufficiale prima della visita, perché possono variare in occasione di eventi o festività.
Biglietti e tariffe del Gépmúzeum di Mezőkövesd
Il biglietto intero costa 1600 HUF (fiorini ungheresi), circa € 4. L’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 6 anni e per gli over 70. Sono previsti sconti per studenti e biglietti combinati che includono altre attrazioni di Mezőkövesd, come il Matyó Múzeum e la Galleria Takács István. Si tratta di una buona soluzione se vuoi scoprire anche la cultura tradizionale e artistica della città oltre al museo dei trattori.

Dove si trova il Museo delle Macchine Agricole Hajdu Ráfis János
Il Museo delle Macchine Agricole Hajdu Ráfis János si trova nel centro di Mezőkövesd, a pochi passi dal quartiere Hadas, dove puoi visitare le tipiche case tradizionali matyó. Il museo è facilmente raggiungibile sia in auto sia a piedi dalla stazione ferroviaria.
Se arrivi in auto da Budapest, puoi prendere l’autostrada M3 fino a Mezőkövesd. Il viaggio dura circa un’ora e mezza e lungo la strada ci sono vari punti dove parcheggiare. Noi abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio privato dell’appartamento in cui soggiornavamo e ci siamo spostati a piedi nel centro città.
Se preferisci utilizzare i mezzi pubblici, puoi prendere un treno diretto da Budapest, che arriva a Mezőkövesd in circa un’ora e mezza. Il museo dista circa 20 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria, passando per il centro.
Hajdu Ráfis János Mezőgazdasági Gépmúzeum
(Museo delle Macchine Agricole Hajdu Ráfis János)
Eötvös utca 32, 3400 Mezőkövesd
Cosa vedere a Mezőkövesd e dintorni oltre al Gépmúzeum
La cittadina di Mezőkövesd è famosa per la comunità Matyó, il cui artigianato è riconosciuto Patrimonio Immateriale dell’UNESCO. Oltre al Museo delle Macchine Agricole Hajdu Ráfis János, ti suggerisco di visitare il quartiere Hadas con le case tradizionali matyó, che puoi vedere solo qui o nei villaggi etnografici come Skanzen a Szentendre.
Per rilassarti tra piscine termali e aree verdi dopo la visita al museo, a pochi chilometri dal centro si trovano le terme Zsóry Fürdő, famose per le loro acque medicinali e curative.
Scrivimi nei commenti se ti ho incuriosito a visitare Mezőkövesd e il suo Museo delle Macchine Agricole, un museo insolito, ma incredibilmente interessante e piacevole da visitare con bambini.
2 commenti
Ricordo che una volta ho partecipato ad una fiera del trattore a Grosseto ( ci sono capitata per caso!) e quel clima di meraviglia, il rumore dei motori, la possibilità di avvicinarsi alle macchine, provarne l’ingombro… beh, il tuo racconto mi ha riportato lì. Il cortile con i trattori su cui si può salire e il contrasto tra macchine grandissime e il trattore giocattolo a pedali poi sono quei dettagli che rendono l’esperienza indimenticabile, soprattutto per un bambino.
Hai colto perfettamente il punto: per i bambini è incredibile vedere macchinari enormi e poterli toccare giocando! Sono tutte esperienze che stimolano la curiosità e diventano ricordi indelebili ♥︎